AMBIENTE ED ENERGIE RINNOVABILI

IL FUTURO DEGLI IMPIANTI CREMATORI È QUI!

Chi lavora nel mondo degli impianti di cremazione, lo sa: l’impatto ambientale è uno dei grossi temi da sempre affrontati.

Una corretta informazione a riguardo si pone come essenziale per sensibilizzare parte della popolazione, che ancora ritiene che essi possano essere “impattanti” sul territorio, seppure i crematori in Italia rappresentino una quantità marginale delle emissioni complessive emesse da impianti di combustione.

In ogni caso, nel settore, chi i crematori li costituisce, da anni volge le proprie tecniche incentrando l’attenzione sulle fonti energetiche utilizzate come combustibile per alimentare gli impianti di cremazione.

Vediamo di fare il punto con il Dott. Fabrizio Giust, attuale Amministratore Delegato della GEM Matthews International s.r.l., nonché esperto del settore con oltre 35 anni di esperienza specifica.

 Quanto è cresciuta la scelta cremazionista in Italia?

La pratica della cremazione è sensibilmente aumentata in Italia negli ultimi anni con un valore per il 2020 di 247.840 cremazioni (escludendo i resti mortali) realizzate in 87 crematori sparsi sul territorio nazionale con circa 200 linee di cremazione installate (fonte: Utilitalia). I motivi della crescita della cremazione sono molteplici con implicazioni di carattere culturale, sociale ed economico.

La Pandemia e gli eventi bellici che purtroppo hanno caratterizzato la recente storia mondiale, sono stati rilevanti?

I recenti accadimenti sanitari e geopolitici hanno determinato un cambio di paradigma nell’impostazione delle strategie economiche, sociali e ambientali a livello globale e nazionale; si è passati da una globalizzazione con una condivisione di materie prime e servizi ad un contesto di una drastica necessità di inversione delle strategie nazionali volte al perseguimento dell’equilibrio e dell’autonomia della propria struttura energetica e socioeconomica. Ad una nuova strategia politica ed economica nazionale si associano altri due aspetti generali cogenti: la necessità, a livello globale, di contrastare il cambiamento climatico e l’assoluta necessità dell’Italia di incrementare il contributo delle energie rinnovabili nel mix di fabbisogno energetico nonché di ridurre contestualmente le forniture di metano dall’estero, in particolare dal metano russo. In quest’ultimo ambito il contributo potenziale del fotovoltaico è fondamentale in ragione anche degli elevati valori di irraggiamento solare che caratterizzano il territorio nazionale e che costituiscono una vera e propria risorsa energetica.

Parliamo di energia rinnovabili: quali sono le prospettive?

Nel 2020 le energie rinnovabili, fotovoltaico ed eolico, sono cresciute ad un ritmo sostenuto; secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, tale espansione è destinata ad aumentare anche nei prossimi anni, soprattutto in ragione della situazione improvvisa contingente. La nuova capacità elettrica rinnovabile nel 2020, con 280 gigawatt, ha segnato un + 45% rispetto al 2019. Nel prossimo futuro a partire dal 2022, malgrado un sensibile incremento dei costi delle materie prime non comparabile, però, all’incremento dei costi dei vettori energetici, avremo un forte incremento delle energie rinnovabili in particolare il fotovoltaico. Il futuro è già tracciato: gli impianti energetici per la produzione di beni e servizi saranno sempre meno alimentati a fonti fossili sostituiti dalle fonti rinnovabili a basso costo di produzione.

Dunque, energie rinnovabili, ma anche una nuova modalità di progettazione?

Si certamente, i nuovi criteri progettuali devono e dovranno tendere non solo all’annullamento degli impatti ambientali, ma a rendere disponibili al territorio delle virtuosità atte a indurre una riduzione degli impatti complessivi del territorio dovute a quelle attività che non sono in grado di efficientare i propri impianti. L’attività crematoria è una di queste attività coinvolte dalla transizione energetica. Una nuova sfida, pertanto, si prospetta nel prossimo futuro per il settore della cremazione considerando l’orientamento a livello Europeo alla riduzione entro il 2035 delle emissioni di CO2 ed un conseguente drastico taglio nell’utilizzo di combustibili fossili.

Veniamo proprio agli impianti di cremazione: come possono cambiare?

Gli impianti di cremazione sono infrastrutture di servizio che hanno una vita utile di 20 -30 anni; per tale ragione la scelta della tipologia di impianto deve intercettare lo sviluppo tecnologico e soprattutto il progressivo processo di decarbonizzazione previsto nel prossimo futuro.

Nel lungo periodo è ipotizzabile pensare che si passerà dagli attuali crematori alimentati a metano a crematori alimentati da biocombustibili o elettricamente da fonti rinnovabili, in particolare con il fotovoltaico affiancato da accumulatori elettrici.

Quali sono gli accorgimenti che gli attuali gestori di impianti di cremazione in Italia possono attuare fin da subito per rendere gli impianti esistenti più ecocompatibili.

Darei 5 suggerimenti operativi. In primo luogo, mantenere inalterata l’efficienza di funzionamento degli impianti attraverso una adeguata manutenzione preventiva. In secondo luogo, aggiornamento costante del sistema di controllo degli impianti in modo da utilizzare il feedback che proviene dalle informazioni di monitoraggio per un controllo stringente ed efficiente di tutti i parametri di processo. In terzo luogo gli impianti dovrebbero funzionare il più a lungo possibile nell’arco della settimana per ridurre il consumo di combustibile ausiliario. In quarto luogo l’utilizzo del recupero di calore prodotto dal processo per evitare, laddove possibile, l’utilizzo di altre fonti energetiche per uso risaldamento e produzione di acqua sanitaria. Infine, fin da subito, è possibile sostituire gli attuali bruciatori a gas metano con biocombustibili quali il biogas o il biodisel con costi contenuti e soprattutto con un miglioramento dell’impronta carbonica dovuto ad una significativa riduzione nella produzione di CO2.

Dalle risposte ricevute non si può che trarre una considerazione, l’industria degli impianti di cremazione, ma non solo, continuerà sempre di più a “fare i conti” con la sostenibilità degli stessi in ambito “green” e “energy”.

Avv. Alice Merletti – intervista al dott. Fabrizio Giust – A.D. Gem Matthews International s.r.l.

Disposizioni anticipate di trattamento e Banca dati

Le  modalità con cui  le DAT sono conservate e possono essere reperite.

Un altro capitolo della dichiarazioni anticipate di trattamento, l’avv. Alice Merletti nel suo articolo su Socrem News di questo mese, esamina alcuni aspetti della normativa sulle DAT.

Qui il link:

Perché fare le DAT? Perché ora posso!

Una nuova pubblicazione sulla rivista Oltre Magazine per lo Studio Alfero Merletti.

Ecco il link:

https://www.oltremagazine.com/site/dat-disposizioni-anticipate-di-trattamento.html

Riprendendo le fila di un convegno effettuato sulle DAT , in questo articolo affrontiamo le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento : è un argomento che abbiamo già trattato, in questo caso ci soffermiamo su alcuni aspetti relativi alle formalità dell’atto e le modalità di redazione.
Buona lettura

Lanciate un s.o.s., siamo qui per aiutarvi!

Generalmente il servizio reso dal nostro studio  si concretizza in una consulenza (anche continuativa) volta all’approfondimento e alla ricerca della migliore soluzione per problematiche di complessità media/alta e che necessitano di un preventivo esame di atti e documenti, sopralluoghi e/o incontri anche con le Controparti e con le Committenze pubbliche.

Il servizio di consulenza legale supporta le persone fisiche e gli operatori economici (ma anche gli uffici gare ed i RUP) in plurime esigenze le cui materie spaziano dal diritto civile all’amministrativo, passando inevitabilmente, attesa la vocazione delle professioniste che ivi ci lavorano, dalle tematiche relative ai contratti (pubblici e privati). Le materie trattate dallo Studio si trovano specificatamente elencate nelle aree di diritto civile e amministrativo che potrete esaminare in questo sito.

A mero titolo di esempio, per le società:

💶Recupero dei crediti

🏗Studio della lex specialis (bando e documentazione di gara)

🗂Assistenza nella predisposizione dell’offerta

🚨Assistenza nella fase del sub-procedimento di verifica dell’offerta anomala

📥Accesso agli atti/opposizione all’accesso agli atti

🖊Contenzioso ANAC e dichiarazione da rendere in gara in ipotesi di elementi rilevanti

👨‍⚖️Fase giudiziale (innanzi alle giurisdizioni amministrative e civili, arbitrati)

📧📧Assistenza per la redazione della corrispondenza e per gli incontri con le Committenze

⌨️Esame e apposizione delle riserve

🤝Accordi bonari

🧾Redazione della documentazione contrattuale (subappalto, accordi infragruppo, etc…)

🏷Analisi e modifiche (anche a livello di prezziario).

Negli anni abbiamo, inoltre, verificato che vi sono momenti in cui il tempo è troppo poco. Un dubbio “all’ultimo” mentre si prepara l’offerta in gara, un atto ritirato in ritardo con tempi stretti, un accordo da stipulare velocemente, in questi casi cosa si può fare?

🧯PRONTO INTERVENTO🚒

Lo Studio ha una caratteristica fondamentale: è tempestivo, dinamico e veloce: assiste il Cliente in quello che si può definire un “pronto intervento”! Gli anni di esperienza nel settore specifico approfondito, permettono ai Professionisti di muoversi in terreni “già esplorati” e poter, dunque, affrontare le questioni (anche a stretto giro) andando subito al punto!

Qualche esempio:

⛔️Consulenza spot su clausole contrattuali

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Lanciate un S.O.S, lo Studio risponde!

Studio legale dell’anno 2021 – il Sole 24 ore

Oggi 17 maggio, Il Sole 24 ORE, in collaborazione con Statista, ha pubblicato il Report “Gli Studi Legali dell’anno 2021”. 

Questa indagine indipendente, basata sulla raccolta di migliaia di segnalazioni di clienti e professionisti, ha avuto lo scopo di identificare per i lettori del Sole 24 ORE le eccellenze del panorama legale italiano.

Per il  secondo anno di seguito, noi ci siamo!

Lo Studio è stato premiato quale migliore studio del Nord Italia nonchè studio specializzato nei contratti di appalto e nel diritto amministrativo.

Grazie a tutti i colleghi e clienti che, con le segnalazioni effettuate, ci hanno dimostrato la loro stima.

 https://lab24.ilsole24ore.com/studi-legali-2021/

Legal Award 2021 – Public Law

lo Studio Legale Alfero Merletti e gli avvocati Elena Alfero e Alice Merletti si confermano leader in Italia nel campo del diritto essendo selezionati da Milano Finanza tra i migliori sia come firm, che come singole professioniste, per la categoria “Public Law”, vincendo il legal award.

COME PIANIFICARE IL PROPRIO PATRIMONIO Trust e mandato fiduciario: le tutele del patrimonio personale.

Tutelare al meglio gli aspetti finanziari e successori è essenziale.
Ecco perché a fronte di una situazione economica privilegiata è necessario affidarsi alla pianificazione del proprio patrimonio.

Come fare? Si può ricorrere, ad esempio, al trust o ad un mandato fiduciario.

Il trust e il mandato fiduciario invitano entrambi ad essere lungimiranti. E noi diciamo “quale migliore occasione?” Tuttavia, occorre analizzare le differenze che intercorrono tra l’uno e l’altro istituto.
Approfondiamo l’argomento in un articolo pubblicato questo mese da Oltre Magazine

https://oltremagazine.com/site/pianificare-patrimonio.html

 

avv. Alice Merletti * Avv. Elena Alfero *  avv. Marta Pignatiello

CANCELLA IL DEBITO! I debiti potrebbero non rappresentare più un incubo, perché cancellare un debito, almeno una volta nella vita, da oggi si può!

Era fine ottobre.

Si guardava alla pandemia, al vaccino che stava per arrivare e alle elezioni americane che rubavano più che mai la scena; ma nel mentre in Consiglio dei Ministri si stava compiendo una vera e propria rivoluzione copernicana in tema di debiti e di recupero del credito.

Il 27 ottobre 2020 è stato infatti approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Ristori, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il giorno successivo, nel quale sono state inserite anche norme dedicate al settore giustizia.

Più in particolare l’art. 4-ter – introdotto dalla legge di conversione del decreto, in vigore dal 25 dicembre 2020 – contiene le modifiche alla legge 27 gennaio 2012, n. 3, già modificata dal decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge 17 dicembre 2012, n. 221, nonché dal decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 54. Per dirla semplicemente, con tale articolo il legislatore ha apportato alcune modifiche in materia di accesso alle procedure di sovraindebitamento per le imprese ed i consumatori di cui alla legge n. 3/2012, la cosiddetta “legge salva-suicidi”.

La ratio del legislatore è stata quella di porre una “pezza” ulteriore alla grave crisi economica che la pandemia ha cagionato, nel tentativo di rimettere in piedi migliaia di debitori, siano essi persone fisiche o imprese non fallibili in quanto al di sotto dei limiti per fallire, e cercando in questo modo di arginare un prevedibile ricorso all’usura ed all’assunzione presso imprese criminali. Una strada già intrapresa sin dall’approvazione della legge nell’anno 2012 che tuttavia ha trovato nel 2020 una accelerazione notevole derivante dalla volontà di porre al centro della tutela non più il creditore ed il proprio credito, ma il debitore in quanto tale e la propria capacità di esdebitarsi.

Gli aspetti sono molteplici, ma in questo articolo ci concentreremo su uno solo: il debitore nulla tenente. Quello che non ha nulla da offrire ai creditori, quello che non ricade nella logica del sinallagma, del do ut des, quello che vorrebbe evitare di veder pendente sulla sua testa titoli esecutivi per crediti che non riesce neppur minimamente a pagare e che, per dieci anni (e più ove si interrompa la prescrizione) gravando su di lui come una spada di Damocle, è impossibilitato ad effettuare qualsiasi atto, dall’acquisto di un auto, che si vedrebbe pignorare all’istante, all’intestazione di un conto immediatamente bloccabile da un pignoramento presso terzi.

Cosa prevedeva la precedente legge del 2012?
Andiamo per ordine. La cosiddetta “legge salva-suicidi” permette sin dal 2012 a chi era indebitato di evitare il recupero coattivo del credito, mediante la procedura di esdebitazione. Al fine di porre rimedio alle situazioni di sovraindebitamento è dunque consentito al debitore di definire un accordo con i creditori nell’ambito della procedura di composizione della crisi. Si tenga conto che per “sovraindebitamento” si intende una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni.
La proposta di accordo deve prevedere la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, anche mediante cessione dei redditi futuri.
Se il proponente non adempie puntualmente agli obblighi derivanti dall’accordo, se le garanzie promesse non vengono costituite o se l’esecuzione dell’accordo diviene impossibile per ragioni non imputabili al debitore, ciascun creditore può chiedere al Tribunale la risoluzione dell’accordo stesso.
Unico punto dolente: in passato per potersi esdebitare doveva essere offerto qualcosa in cambio, un minimo di soddisfacimento dei creditori doveva esserci.

Quali sono ora le novità?
Ebbene, tra le novità apportate nel mese di ottobre 2020 la più rilevante è che, dal 25 dicembre scorso, il nuovo art. 14-quaterdecies consente al debitore di ottenere l’esdebitazione anche qualora non abbia alcuna utilità da offrire ai creditori, purché sia meritevole (cioè, in assenza di atti in frode e mancanza di dolo o colpa grave). In sostanza chi non ha utilità da offrire ai creditori ora può chiedere al Tribunale, anche con l’ausilio di un legale, l’ammissione al beneficio della cancellazione dei debiti di qualsiasi natura, tra cui quelli fiscali, bancari, previdenziali, per fruire di una seconda possibilità.
Possono farvi ricorso tutte le persone fisiche, anche se soci illimitatamente responsabili di società, dipendenti, pensionati, liberi professionisti, agricoltori etc, oltre ovviamente a tutte le imprese non fallibili in quanto al di sotto dei limiti dimensionali per fallire.

Insomma, le recenti previsioni normative offrono una vera e propria àncora di salvezza per i debitori sull’orlo del baratro!

 

su OLTRE MAGAZINE l’articolo completo: https://oltremagazine.com/site/dl-ristori-cancellazione-debiti.html