TAGLIA IDONEI: accolto il ricorso. Commento alla recentissima sentenza TAR LAZIO, Sez. II Ter, 2.4.2024 n. 6380

Il caso riguarda un ricorso presentato da una candidata esclusa dalla graduatoria finale di un concorso pubblico indetto dall’Agenzia delle Entrate per l’assunzione di 530 dipendenti per l’area dei funzionari per i servizi di pubblicità immobiliare.

La selezione pubblica, annunciata il 24 luglio 2023, prevedeva una particolare disposizione (punto 7.4 del Bando) che – richiamando il testo normativo della l. 74/2023 del 21 giugno che introduceva i periodi quarto e quinto all’art. 35, comma 5-ter, del T.U.P.I. – “tagliava” l’elenco degli idonei, considerando tali solo i candidati “collocati nella graduatoria finale entro il 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi.

La ricorrente, avendo superato l’unica prova selettiva ma non rientrando nella suddetta soglia, ha contestato l’esclusione. In particolare, nel ricorso è stato sostenuto che tale normativa violava non solo della ratio legis, ma anche i principi fondamentali che governano l’azione amministrativa, limitando eccessivamente l’accesso all’agognato pubblico impiego.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha esaminato l’intera vicenda nonché le argomentazioni della ricorrente. In particolare, il Collegio – ritenendo attuale l’interesse a ricorrere della candidata e la legittimità della sua richiesta – ha evidenziato che l’inserimento del meccanismo del c.d. “taglia idonei”, avvenuto mediante l’introduzione di due norme in rapida successione (l. n. 74/2023 e l. n. 112/2023), aveva l’obiettivo di evitare un cospicuo numero di idonei e di ampie graduatorie; tuttavia, trattandosi di una normativa che limitava la partecipazione dei candidati, l’Amministrazione avrebbe dovuto conformarsi alla legge sopravvenuta (l. n. 112/2023) che – nel disciplinare lo stesso meccanismo in senso, però, più favorevole per i partecipanti – deve trovare applicazione solo dopo la sua entrata in vigore.

Invero, quest’ultima legge aveva modifica nuovamente il testo dell’art. 35, comma 5-ter, T.U.P.I. stabilendo che “sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale dopo l’ultimo candidato vincitore, in numero non superiore al 20 per cento dei posti messi a concorso”.

In definitiva, alla luce del principio del favor partecipationis, il Collegio ha concluso che l’Agenzia delle Entrate ha illegittimamente applicato la norma taglia idonei (riportata al punto 7.4 del Bando) ad un concorso bandito prima dell’entrata in vigore della legge n. 112/2023, ma la cui pubblicazione delle graduatorie è avvenuta successivamente. Di conseguenza, il ricorso è stato accolto, annullando gli atti impugnati ed includendo la ricorrente tra gli idonei in graduatoria. Le spese di giudizio sono state compensate tra le parti a causa della novità della questione trattata.

Avv. Rossella Marrazzo

Avv. Alice Merletti

Disciplina mortuaria

ESTUMULAZIONE SÌ O NO?

Analizziamo la vicenda di un uomo, residente in provincia di Catania, che aveva chiesto l’estumulazione della madre per la cremazione.

Qui il nuovo articolo pubblicato su Oltre Magazine

https://oltremagazine.com/site/estumulazione.html

AMMINISTRATIVO IMMIGRAZIONE

“No representation without taxation”

Il tema della cittadinanza è sicuramente un argomento centrale sia nel dibattito politico attuale, che nelle aule del Tribunale Amministrativo Regionale, sez. Lazio, il quale è stato chiamato a dirimere due vertenze aventi ad oggetto l’impugnazione dei provvedimenti di rigetto delle rispettive istanze.
In questo articolo edito da Giuffrè Francis Lefebvre si analizzano le due sentenze (molto recenti) sul tema:
TAR Lazio n. 14163/2023 e 14172/2023.
Il titolo dell’articolo (recuperando uno stralcio di una delle due sentenze) riprende un passaggio dell’iter logico dei giudici amministrativi.

Buona lettura!

🔗 https://lnkd.in/dpdgSu5X

AMMINISTRATIVO URBANISTICA

Autorizzazione paesaggistica e silenzio assenso orizzontale🏡

In questo articolo edito da Giuffrè Francis Lefebvre commentiamo la sentenza: Cons. Stato, sez. IV, 2 ottobre 2023, n. 8610 – Pres. Neri, Est. Furno

Partiamo dal primato dei diritti alla persona, dell’impresa e dell’operatore economico che prevalgono rispetto a qualsiasi forma di mero dirigismo burocratico.
Per comprendere bene il punto centrale della sentenza in commento, infatti, occorre approfondire il significato che negli anni il legislatore ha conferito a tale primato, ma ancor prima al silenzio della Pubblica Amministrazione.


Qui il link:

Link: https://lnkd.in/dMx8BkHm

APPALTI PUBBLICI

✍🏻Il registro contabilità nell’appalto
delle opere pubbliche 🏗️

Per gli avvocati, in ambito di appalti, sia pubblici che privati, comprendere gli aspetti pratici e gli strumenti operativi utilizzati quotidianamente dai loro assistiti in cantiere è cruciale.
Tra questi strumenti vi sono certamente i documenti della contabilità che acclarano e descrivono l’andamento dell’opera.
L’avv. Alice Merletti affronta l’argomento in questo articolo per Giuffrè Francis Lefebvre commentando la recentissima sentenza della Corte di Cassazione 29.11.2023 n. 33118

Qui in link 🔗
https://lnkd.in/d3R8QS93

Ambiente e rifiuti

DISCARICA ABUSIVA E APPALTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
In questo articolo per Giuffrè Francis Lefebvre l’Avv. Alice Merletti commenta la recentissima pronuncia della Corte di Cassazione n. 39195/2023 che ha, da una parte, annullato la sentenza di appello impugnata da uno degli imputati, dall’altra, rigettato il ricorso presentato dal co-imputato: il reato di discarica abusiva può essere commesso anche mediante una condotta omissiva.

Qui il link:

https://lnkd.in/dnMxD7zX

CONCESSIONI BALNEARI

Grazie all’avv. Rossella Marrazzo per aver così approfondito e chiarito un tema che, proprio in questo periodo, fa discutere: le concessioni balneari.
Buona lettura!

https://www.linkedin.com/pulse/pi%C3%B9-dubbi-che-certezze-le-concessioni-demaniali-per-tra-marrazzo?utm_source=share&utm_medium=member_ios&utm_campaign=share_via

dirittoamministrativo

giustiziaamministrativa

CONCESSIONARI CIMITERIALI, IL CASO DI TORINO

Una famiglia ha ottenuto il risarcimento dalla concessionaria competente.

È molto importante, quando si parla di rispetto delle ultime volontà dei defunti, conoscere cosa dice la legge e comunicare in modo adeguato e corretto quelle che sono, appunto, le proprie volontà.

Analizziamo qui la vicenda – recente – di Torino. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 370 del 2023, ha recentemente respinto il ricorso della Società AFC – che gestisce i servizi cimiteriali di Torino – contro la condanna disposta dalla Corte di Appello di Torino a pagare 2.500 euro alla figlia, alla moglie ed alla sorella di un uomo i cui resti erano stati cremati senza il loro consenso.

L’avviso da parte di AFC alla famiglia, prima che avvenisse la cremazione, era risultato omesso in quanto effettuato a un domicilio non corretto, per poi essere rinnovato, ma erroneamente, mediante pubblici proclami.

Ne parliamo nel nuovo articolo su Oltre Magazine: https://oltremagazine.com/site/concessionari-cimiteriali-caso-torino.html

CORTE DI CASSAZIONE 2023 E L’AUTORIZZAZIONE ALLA CREMAZIONE

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 370 del 2023, ha recentemente respinto il ricorso della Società AFC che gestisce i servizi cimiteriali di Torino contro la condanna disposta dalla Corte di Appello di Torino a pagare 2.500 euro alla figlia, alla moglie ed alla sorella di un uomo i cui resti erano stati cremati senza il loro consenso poiché l’avviso da parte di AFC alla famiglia, prima della cremazione della salma stessa, era risultato omesso per essere stato effettuato a domicilio non corretto, per poi essere rinnovato, ma erroneamente, mediante pubblici proclami.
La Corte ha ricordato che la legge del 2001 prevede che l’ufficiale dello stato civile richiede il consenso dei parenti per la cremazione di una salma inumata da almeno dieci anni, e che tale norma è vincolante e ciò anche in mancanza di un regolamento attuativo.
La sentenza precisa che l’autorizzazione alla cremazione può essere data solo previo consenso dei parenti, il cui interesse ad avere un luogo per onorare il defunto è “esplicazione di un diritto della personalità […] cui concede rilevanza l’articolo 2 della Costituzione”.
La sentenza sottolinea inoltre che l‘errata comunicazione, prevista per legge, ai parenti costituisce una violazione della normativa vigente, poiché la legge del 2001 prevede che l’ufficiale dello stato civile richieda il consenso dei parenti previo loro individuale avviso, e nel caso di irreperibilità, previa affissione all’albo.
La Corte ha, infine, precisato che la lesione del diritto costituzionale alla libertà di religione deriva proprio dalla trasformazione – in assenza di autorizzazione – della salma in cenere.

Qui la sentenza:

Torino, la nostra casa.

Noi lavoriamo qui!

Il nostro ufficio è a #Torino. Viaggiamo, amiamo anche lo #smartworking e ci piace venire noi da Voi, nelle vostre sedi… ma la nostra #casa è qui ed è da qui che in team studiamo, lavoriamo con e per Voi!

Affianchiamo l’impresa nell’attività di tutti i giorni, coadiuvando la stessa, abbiamo così negli anni maturato una visione più ampia e strategica del nostro lavoro e ció riteniamo che sia utile per comprendere come le attività della funzione legale si integrano con quelle del business delle singole Società.

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